martedì 17 maggio 2016

Una brutta vicenda di mala-amministrazione - Alla fine pagano sempre i cittadini



Alla fine del  2013 a seguito di continui e ripetuti ritardi nel pagamento delle bollette per forniture elettriche, ENEL sospende il servizio al Comune di Contigliano che si trova a richiedere il  Servizio di Salvaguardia[1] alla Hera Comm di Imola[2].

Il Comune di Contigliano, ha in essere molte utenze elettriche: il numero si è, infatti, incrementato nel corso degli anni a mano a mano che si installavano nuovi tratti di illuminazione pubblica, si aprivano punti operativi quali il centro di  raccolta rifiuti, i depuratori, ecc. A oggi risultano attive circa un centinaio di utenze[3]  per le quali l’Amministrazione riceve singole fatture.

Fino ai primi mesi del 2014 l’Amministrazione Comunale, se pur con pagamenti non puntuali, onora le fatture pervenute da Hera Comm, in seguito con l'avvicinarsi della campagna elettorale per le elezioni amministrative, preferisce utilizzare la poca liquidità di cassa a disposizione per  pagare altri fornitori, principalmente ditte fornitrici di  prestazioni.

Le fatture della Hera Comm continuano a pervenire al Comune e non ci si accorge che alcune di esse espongono importi altissimi (per esempio € 29.736,28  fattura del  09/06/2014; € 14.460,66 fattura del 26/05/2014), importi che si sarebbero dovuti controllare, quanto meno per accorgersi che c’era qualche problema  nelle utenze che consumano più energia.
Le utenze più ghiotte di energia sono quelle del sistema di pompaggio dell’acqua nei serbatoi. Questo sistema è regolato da un complesso insieme di pompe, galleggianti e sistemi di  blocco delle pompe. Le pompe sono telecomandate tramite  un sistema telefonico che funziona con schede prepagate. Un sistema abbastanza obsoleto,  per questo da tenere costantemente sotto controllo, e  molto energivoro, soprattutto d’estate quando il consumo di  acqua aumenta e quindi le pompe sono in moto per più ore. 

Nel 2014, il controllo di questo sistema, è stato di fatto  abbandonato e non ci si è accorti che  i dispositivi  che mandavano gli impulsi  di blocco alle pompe quando i serbatoi erano pieni, non funzionavano, lasciando di fatto le pompe in funzione con conseguente consumo di energia elettrica e spreco di acqua. Ancora più grave appare il fatto, quando si scopre che i dispositivi che non funzionavano erano i sistemi telecomandati da schede telefoniche che non “funzionavano” perché le stesse non erano state scariche (si badi bene che le ricariche delle schede sono di poche decine di euro), e quindi non in grado di inviare il messaggio di blocco alle pompe.

Ci si “dimentica”, quindi,  di saldare Hera Comm, forse sperando che Hera Comm si dimentichi del Comune di Contigliano, ma  la società, a ragione,  inizia a mandare le richieste di pagamento e lo fa ben 4 volte con raccomandate inviate al Comune di Contigliano il 03/09/2014, il 24/10/2014, il 06/02/2015 e il 16/07/2015. L’Amministrazione Comunale rimane muta, ma, intanto nel 2015 cambia di nuovo fornitore di energia elettrica ed attiva un nuovo contratto con Sistema Energia Italia Srl[4].

La questione Hera Com, rimane nel cassetto e del tutto inaspettata (come dichiara il Sindaco  nell’articolo sul Messaggero del 12/05/2016) bussa alla porta del Comune il 12/04/2016, sotto forma di decreto ingiuntivo disposto dal Tribunale di Bologna che intima all’Amministrazione Comunale di Contigliano di pagare alla società € 278.506,03 in linea capitale per  fatture non onorate, più interessi legali per il tardato pagamento, spese legali e varie. 

Una bella sorpresa alla vigilia dell’approvazione del bilancio di previsione 2016, che inasprisce ulteriormente la ricerca di nuove risorse per far fronte alle esigenze di liquidità del Comune ovvero l’aggravio di tassazione per i cittadini. Il primo atto che l’Amministrazione Comunale compie è quello di aumentare il canone fisso per le forniture idriche che passa da 35,00 a 50,00 euro (aumento di oltre il 40%), poi tenta una maldestra rinegoziazione proponendo alla Hera Comm una improbabile rateizzazione del debito chiedendo l’abbuono degli interessi e delle spese legali ricevendo dalla società un  diniego secco.

In mancanza di sufficiente liquidità per saldare il debito, l’Amministrazione è costretta a prendere tempo (il decreto ingiuntivo  fissa la scadenza per il pagamento al 22 maggio 2016) e lo fà incaricando un legale per presentare opposizione  all’ingiunzione.  L’incarico, a dire il vero piuttosto dispendioso, ricade su un  legale di fiducia dell’amministrazione comunale, l’Avvocato Barbara Pelagotti (politicamente impegnata quale Sindaco di Centro-Destra del Comune di Rivodutri)  incaricata con delibera di giunta n. 37  del 05/05/2016 che  impegna  la somma di    3.723,00 per spese,diritti e onorari, CNF e IVA e di  €1.241,00 per contributo unificato. 

Questa vicenda mostra ancora una volta la totale inadeguatezza del Sindaco Toni e di tutta la sua maggioranza. Come al solito, è in atto lo scarica barile tra i responsabili dei vari uffici comunali, nessuno  tra i funzionari comunali e gli amministratori sapeva o conosceva la vera entità del debito verso la Hera Comm e nessuno ha mai controllato se le fatture ricevute corrispondevano  esattamente ai consumi effettivi. Il non aver verificato ed eventualmente contestato fatture di € 29.736,28 o di € 14.460,66 o non aver controllato eventuali guasti/malfunzionamenti delle pompe idriche sono sintomi di trascuratezza e negligenza.

La causa maggiore di consumi elettrici sono imputabili al sistema di sollevamento  nei serbatoi per la fornitura dell’acqua nel capoluogo e nelle frazioni e cmq si continua a non  riscuotere le bollette del servizio idrico: all’inizio del 2014 riferiti agli anni precedenti risultavano da riscuotere proventi per il servizio idrico per circa € 155 mila euro, al 31/12/2014 ne erano stati riscossi soli € 150 e per lo stesso anno (bollette di competenza 2014) a fronte di una previsione di € 226.311,00 euro ne sono state pagate dai contiglianesi solo € 174.537,00 portando l’evasione per servizio idrico a € 207.076,00. E’ evidente che con questo livello di  mancato introito ci si trova  senza liquidità di cassa per pagare  i fornitori!
Estratto Bilancio Consuntivo 2014 - Clicca per ingrandire
Nonostante gli errori commessi nel generare il debito, la vertenza con la Hera Comm è stata gestita con superficialità anche nella fase di contrattazione del decreto ingiuntivo: la richiesta di rateizzazione inviata alla Hera Comm il 26/04/2016 è imbarazzante: si poteva almeno argomentare  l’istanza, l’unico motivo per cui la società avrebbe dovuto concedere la rateizzazione in 3 rate annuali da qui al 2018 , è il fatto che a fronte di € 278.506,03 ne erano stati già versati € 25.437,00? 
 
Restiamo a vedere cosa partorirà l’opposizione al decreto ingiuntivo che l’Avvocato Pelagotti stà predisponendo  visto che è costata ai contiglianesi altri € 4.964,00 ... oltre  all’aumento del canone idrico deliberato per il 2016 che come al solito ricadrà solo sui cittadini!

DOCUMENTI:


[1] Il Servizio di Salvaguardi è stato istituito al fine di evitare che un cliente del mercato libero (non domestico) rimasto senza contratto di fornitura rimanga senza energia elettrica, da questa tutela la denominazione di “salvaguardia”. Purtroppo tale tutela ha un prezzo che, in alcuni casi, determina il raddoppio dei costi energetici. Nel corso degli ultimi anni il mercato di Salvaguardia è diventato il mercato dei clienti morosi  che per ovvi motivi si  trovano a pagare l’energia  con prezzi altissimi.

[2] A seguito della procedura concorsuale pubblica di cui alla legge n. 125/07, Hera Comm Srl è stata individuata quale esercente la salvaguardia, per il periodo 1 gennaio 2014 - 31 dicembre 2016, per le seguenti aree territoriali:Liguria, Piemonte, Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige,Lombardia,Toscana, Marche, Umbria,Lazio,Puglia, Molise, Basilicata.

[3] Uffici comunali, scuole, tratti di illuminazione pubblica,  depuratori, mattatoio,  magazzini comunali, centri sociali , campo sportivo, palestra,  sistema di pompaggio dell’acqua nei serbatoi che alimentano tratti del sistema idrico  del Comune.

[4]  Anche nel caso di Sistema Energia Italia Srl, il Comune paga le fatture riferite ai primi mesi dell’anno e poi per mancanza di liquidità  abbandona i pagamenti (il 15/04/2016 è arrivato al Comune il sollecito di pagamento per fatture da settembre a dicembre 2015 per complessivi 66.087,32 euro, in questo caso però tempestivamente saldati).

Nessun commento:

Posta un commento